Traghetti in Grecia: siete pronti per la Guerra?

Prendete spesso la nave per andare sulla vostra isola del cuore in Grecia? Se la risposta è sì avrete già bene in mente quanto sto per descrivere; se la risposta è no resterete stupiti da quante emozioni possa regalare un viaggio su di una Blue Star, Anek, Minoan e via dicendo.

Un vero "viaggio nel viaggio" (quello sul ferry in Grecia) all'insegna dell'avventura, del rischio, delle risse, della strategia pianificata a tavolino e della soglia di attenzione sempre a 1000.

Non ci credete? Neanche io ci credevo troppo dato che tendenzialmente evito le navi in Grecia a causa dei ben noti ritardi con cui le medesime si palesano sulla banchina. Non ci credevo fino a che non mi è arrivato questo racconto di viaggio inviatomi tramite Messenger da una amica greco-italiana.

Lei è mezza greca appunto, quindi l'intento non è quello di prendere in giro né tanto meno quello di fare i sostenuti o i perfettini... Si tratta, come da puro spirito My Greek Salad, di farsi due "grasse grosse risate" su quanto sia bella, e divertente, questa nostra Grecia dalle mille contraddizioni. Quella che ti fa innamorare e ti fa venire la gastrite; quella che uccideresti e sposeresti. Insomma, un amore-odio che conferma quanto sia vero questo nostro sentimento chiamato"mal di Grecia"!

Vediamo il viaggio:

"Si parte da Atene, dove le sciurette (le signore) sono un po' snobbettine come da noi in Italia. Un po' milanesi, un po' romane, un po' sofisticate nel loro essere della capitale. Se la tirano un po' dai...

Eccole allora che, scortate da mariti simil-sottomessi, si recano il venerdì al Pireo per iniziare il loro week-end di puro relax. L'Isola è quella in cui ci sono questi 3k parenti oppure, semplicemente, quella scoperta ex-novo ed amata al primo sbarco.

Salgono con un certo aplomb, mostrano con garbo il biglietto al "controllore" e,  una volta arrivate al piano in cui ci sono i posti a sedere, abbandonano completamente ogni forma di pudore trasformandosi in vere e proprie Tigri della Malesia pronte a far di tutto pur di...

Pur di accaparrarsi il maggior numero possibile di posti nelle due zone comode della nave: quelle del bar a prua o a poppa.

Quale è dunque la lotta ingaggiata dalle suddette Tigri della Malesiae chi sono veramente?

FASE 1 OGNI POSTO SARA' MIO
1) Sono Vedove in quanto il Marito è letteralmente ABBANDONATO a sé stesso. Sta infatti parcheggiando la macchina ed è quindi ASSOLUTAMENTE INUTILE in fase "accaparra poltrone".
2) Sono Atlete Olimpioniche di corsa che saltano ostacoli a manetta, schivano vecchietti con problemi di deambulazione, spostano con l'alluce carrozzine e passeggini pur di crearsi un varco.
3) Sono Donne-Polipo dotate di mille mani infarcite di zaini, sciarpe e maglioni da appoggiare in contemporanea su altrettante poltrone. Zaino appoggiato=Posto accaparrato.
3) Sono Donne-Assassine pronte ad uccidere chiunque si frapponga tra di LORO e tra la POLTRONA che si trova a 2 metri di distanza; sono Donne-Assassine pronte a fulminare con lo sguardo chiunque SOLO PENSI di spostare uno dei mille oggetti piazzati quali occupa-posto.

E qui si conclude la fase di "demarcazione del territorio". I tratti del viso si rilassano; il marito ritorna; il tono di voce si fa umano. Scatta, infatti, la seconda fase!

FASE 2 IL SABATO DEL VILLAGGIO
Rilassate e paghe di quanto conquistato le Tigri della Malesia inizino lo struscio... Ovvero girano per i corridoio e... toh che caso: "Ciao Maria, cosa fai qui? Ed i figli tutto bene? Ma dai... che piacere vederti". Poi ancora: "Irene, anche tu a Syros questo week end? Ma dai, ci vediamo allora? E la sorella della nonna della zia della nipote di tua cugina si è spostata?" (avete in mente le parentele greche?). A seguire: "Foetini sai che non pensavo di vederti! Ho incontrato qui anche Irene, Maria, Poppi, Katerina, Stamatina... ti salutano tutte...".

Insomma, più che essere su di una nave che dovrebbe accogliere turisti ignari delle reciproche vite sembra la Piazza di un Paese di 200 anime in cui tutti si conoscono dalla preistoria. E qui, ti chiedi, ma come è possibile che si incontrino proprio TUTTE su 'sta nave!

FASE 3 KALINIKTA
Sono le 21:00 circa e scatta l'ora della nanna. Con tutto sto correre/picchiarsi; ciacerare; mangiare e bere la stanchezza si fa sentire. Ecco, allora, che le Tigri della Malesia offrono al mondo le propria kalinikta routine: una cantatina tra sé e sé; una grattatina di piedi e poi giù - stinche - loro e i mariti che ronfano e russano come se fossero in un'alcova lontana da sguardi indiscreti.

Moltiplicate all'infinito l'inquinamento acustico prodotto dalle Tigri della Malesia (la nave è piena) ed avrete la sensazione di stare in guerra. Perché una traversata su di un traghetto greco, lo abbiamo detto, è una GUERRA sin dai primi minuti!

Eccoci giunti al termine di questo report regalatoci dalla nostra inviata (di guerra) Cecilia!

Grazie mille seguitemi su Facebook se vi va!

1 Risposta

  1. Come la sai raccontare tu…… non ce storia!!! Grazie Paola!!

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