Quando atterrare in Grecia non è poi così piacevole...
Atterraggio in Grecia! Per chi non è affetto da "mal di Grecia" sembra un momento assolutamente banale e di poco conto ma per chi non vede l'ora - dopo mesi - di "tornare a casa" rappresenta un momento di assoluto imbarazzo...
Imbarazzo, certo, perché... ritrovarsi a 50 anni o più... seduti su un sedile stretto... circondati da perfetti sconosciuti... che stanno andando in un luogo che per loro è come un altro... mentre tu sei con gli occhi che si fanno sempre più lucidi... e le lacrime ignominiosamente... si fanno largo per scendere... La situazione si fa a dir poco imbarazzante.

Ma cosa volete che vi dica - e qui concorderete con me - quando inizi a vedere da lontano l'Isola; e ne riconosci i singoli villaggi; e ne pregusti il vento; e ti rendi conto che finalmente è arrivato il momento; e sai che quella Isola o che quella città rappresenta per te "il tutto"... allora la lacrima scende e tu - da uomo o donna di mezza età che gestisci una vita fatta di stress, corse, decisioni importanti da prendere in un nano secondo - torni piccolo e vulnerabile.
Perché è questo ciò che la maledetta Grecia riesce a fare e che chi non è affetto di mal di Grecia non riesce semplicemente a capire... La Grecia ti toglie le difese, la Grecia ti rende invulnerabile, la grecia ti ricorda le estati dell'infanzia in cui tutto - a un certo punto - diventava magico.
Ma tu, appunto, ti vergogni come una bestia perché i vicini di posto - sicuramente - non possono capire e tu - sotto sotto - non vuoi mostrare la tua incomprensibile debolezza.

Ed è in questi momenti, quindi, che escogiti una serie di barbatrucchi maturati e perfezionati dal tempo per nascondere questo terribile momento di commozione. (Lorena succede anche a te quando stai atterrando per poi andare dalla tua Milos?)
Ecco, dunque, i barbatrucchi che ho iniziato a escogitare e ad attuare da anni e che magari riconoscete e sentite familiari:
- Ti pieghi facendo finta di allacciarti le scarpe da ginnastica scoprendo, purtroppo, che indossi i sandali. Cambio veloce di programma... fingi a questo punto di cercare qualche cosa per terra.
- Tossisci perché tossire, come si sa, dà la possibilità di chiudere un po' gli occhi e può essere motivo di un leggero arrossamento degli occhi.
- Sbadigli perché, anche in questo caso, lo sbadiglio fa lacrimare un po' quando è intenso.
- Quando però capisci che la situazione è tragica, e nessuno dei trucchetti sopra elencati è sufficiente, metti gli occhiali sperando che le lacrime non siano troppo copiose rigando tutto il volto. Una bella occhialata alla Jackie O. grande come mezza faccia dovrebbe infatti coprire il terribile segreto.
E se questi sono i miei quattro trucchetti lascio a voi il quinto trick da adottare la prossima volta che starò per atterrare in Grecia.
Ovviamente vi farò sapere quanto e come ha funzionato.









