Babbo Natale non esiste: in Grecia si può dire. Ecco perché…

La famosa lettera a Babbo Natale potrebbe ingenerare una vera e propria tragedia greca in caso di famiglia greco-italiana che abita stabilmente in Italia. Ecco, infatti, cosa potrebbe succedere.

Il piccolo che scrive la letterina, nel compilare la famosa lista dei regali, verga quanto segue: "Voglio un Selfie con Babbo Natale". Ingenuo, carino, nativo digitale il piccolo non sa che sta scatenando un nferno di sospetti in un0altra nazione.

La letterina viene infatti spedita alla yaya greca che, leggendo del selfie, si trova super spiazzata. Non tanto per il tipo di regalo richiesto (un selfie???) quanto, piuttosto, per il termine Babbo Natale...

Per farla breve la vecchina da segni di intolleranza, si agita, sospetta, ipotizza e inizia a cogitare tra sé e sé: "Chi è questo Babbo Natale, cosa vuole da mio nipote questo ciccio pasticcio rosso e rubicondo? Ahhh... è vero... è un tarocco. Perché noi greci abbiamo inventato tutto, democrazia e filosofia e medicina, peccato poi che gli altri ci rubino sempre tutto trasformandolo e taroccandolo in peggio oltretutto. Sto discolo di un nipote vuole un Selfie con Aghios Vasilis. Ecco cosa vuole. Ma io so cosa fare...".

Yayà, a quel punto, si fa il segno della croce a manetta e, una volta giunto in Grecia il povero nipote, inizia a sputacchiarlo tutto sulla testa per scacciare la maledizione del finto Aghios Vasilis.

Sputacchio dopo sputacchio pensa: "Te lo faccio dimenticare io quell'impostore di Babbo Natale: vestito di rosso Coca-Cola; probabilmente pure vegano, a cui non piace l'agnello e nemmeno il nescafé frappè!.E' troppo...".

E allora il nipote si fa sputacchiare; i genitori italo-greci stanno muti e rassegnati perché, come tutti sanno, yayà non si può contraddire e il povero piccolo si trova tutto finti sputacchiato senza neanche sapere perché!


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