Ve lo dico... mi pongo spesso questo quesito: il turismo è "buono o cattivo" per la Grecia?
Gli amici greci mi dicono che è importante e positivo perché ha dato la possibilità a molti di tornare sulla propria isola e di avere finalmente un lavoro; altri dicono che così va il mondo. Poi, però, io vedo la mia isola con una schifosa taverna di due piani costruita là dove c'era solo ed unicamente natura incontaminata; poi leggo che Naxos sta perdendo la propria autenticità; poi vedo Mykonos con alberghi di lusso che hanno nomi giapponesi e allora ti interroghi...
Io ho una mia idea, che non esprimo, in quanto tutto ciò è solo la premessa da cui, parlano con Alexis Kilismanis, è emerso questo suo ricordo - nostalgico - di una Grecia che, in alcuni luoghi, non c'è più. Io credo che ci sia sempre, in termini di spirito e carattere della popolazione, la Grecia vera ed originale.
Credo che il suo spirito sia bellissimo ed immutato; che la gente sia vera come negli anni '50; che la Grecia sarà sempre di noi perché da lei si è sviluppata tutta la forma mentis occidentale. Ma penso anche che i casermoni a basso costo; le taverne piazzate alla brutus in zone in cui semplicemente non dovrebbero esserci, bé, quello, forse mi lascia con un punto interrogativo.
Grazie Alexis, sei tu greco e non io italiana "che tanto cosa ne so", a raccontarmi che:
"Da ragazzo si andava spesso a Poros, localita' Neorio dove c'era solo una tavernetta con delle stanze da affittare sotto i pini sul mare.
Il padrone aveva due figli più o meno della mia eta' 12 - 13 anni e con la loro barca a remi si andava un po' fuori per pescare ... tutto intorno una pineta, senza strada, si arrivava solo via mare.
Parlo degli anni '50. Beh sono stato qualche anno fa ... alberghi centro balneare gente, casino, ... bello lo stesso per chi va per la prima volta, ma io non ci torno piu' ... mi fa un certo effetto ..."
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Alcune immagini della Porso degli anni '50 che dedico a Alexi.
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