Da Greco Neofita a Greco Pienamente Integrato: gli Step!

Quando hai scoperto di esserti trasformato da "greco neofita" a "greco pienamente integrato"? Per me gli step, ma soprattutto i segnali, sono stati molteplici... Uno su tutti, recente, il NERVO A MILLE a vedere la Danone (OIKOS) che propone la sua versione dello yogurt greco!!!! Ma pirli, mi compro il FAGE mica il vostro tarocco (vedete la tipica reazione iraconda incontestabilmente hellenic style...). Un altro, opposto, l'amore per Ben & Jerry's  "causa" packaging...

greek-yogurt

Ora torniamo a noi però e ripercorriamo le 5 Manifestazioni della Tua Trasformazione (mi permetto di parlare infatti a nome tuo):

OLIO, SALE E MIELE: la volta in cui ti sei sentito veramente integrato è stato diversi anni fa, prima dell'arrivo di questi mostro controlli aeroportuali che non ti consentono più di trasportare alcunché di strano - o fuori misura - nel bagaglio a mano. Vediamo dunque in concreto: ti sei sentito Greco Per La Prima volta quando ti sei accorto che ti sembrava ASSOLUTAMENTE NORMALE avere nello zaino la seguente refurtiva frutto di regali e acquisti hellenic style:
- 3 bottiglioni da 1,5 litri cad. di Olio Genuino fatto in casa dal tuo amico Yanni
- 1 sacchetto di plastica di Sale Marino buonissimo, raccolto a Diakofti da Alekos
- 1 tollazza non ben definita in quanto a peso di miele anche questo casereccio
Tutte regalie apprezzatissime riguardo alle quali, il tipo del Controllo, ti chiede da chi arrivino in dono. Tu gli rispondi molto easy facendo "nomi e soprannomi" e lui commenta interessato con robe del tipo: "Ah si... Yanni, il cugino di mia mamma... e Alekos il fratello del nonno dello zio di mia cognata". Perché si sa, in Grecia, le parentele sono infinite e tutti sono parte di una grossa family! Ma il vero suggello di Grecità 100% deriva dal fatto che tu, si proprio tu, abbia trovato tutto ciò di una normalità fanciullesca. Come uno che da Santa, in macchina, si porta via un vasetto di pesto. Peccato che tu sia IN AEREO e che sempre tu stia praticamente trasportando una corsia intera dell'ESSELUNGA.

KOULOURA o KOULOURI: quando eri un "greco neofita" guardavi tra lo stupito e lo schifato il greco di un po' tutte le età (quindi anche giovane, non per forza anziano) che in partenza dall'Isola si portava dietro una cosa come 20 kili di koulouri/kouloura per andare a... udite udite.. ATENE! Come se nella capitale non li avessero 'sti benedetti cerchietti di pane! "Questi sono fuori" pensavi. Poi un giorno, senza neanche accorgertene, ti sei trovato tu stesso con la macchina stipata o il bagaglio a mano imbottito di queste greek friselle. "Perché sei fuori? A Milano mica le trovo così buone e spezzattate nell'insalata sono il massimo".

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SIGA SIGA &CO: ti sei sentito assolutamente in sintonia con il grande popolo greco quando, stranamente pervaso da un senso di pace interiore e di assoluta armonia con la galassia, hai guardato di traverso il tipo che a Courma ti gridava di sbrigarti con lo Skypass. La cosa da sottolineare è, ovviamente, che ti trovavi in una situazione assolutamente NON GREEK in cui avresti dovuto sfoggiare un mood 100% isterico in piena modalità italian. Invece, con tua stessa sorpresa, ti sei scoperto assolutamente infastidito da cotanta fretta e pronto ad esclamare: "E madonna, tanto dove devi andare, SIGA SIGA". Insomma hai perso, anche fuori dal contesto vacanziero ellenico, quel senso "di ansia - grigora-grigora - perdo l'attimo" a favore di un più rilassato "ma si con calma, che tanto la vita continua".

RAKOMELO: hai scoperto che la tua patria era un po' l'Ellade quando hai iniziato a googlare domande quali "come fare il rakomelo; home made rakomelo; rakomelo"... insomma, quando hai capito che anche se eri a -20 in mezzo al pieno Veglione di Capodanno a Cortina la TUA GRECIA e le SUE TRADIZIONI food and drink ti mancavano. Altro che grolla, ragazzi, qui ci vorrebbe un bel rakomelino... E giù a pensare all'Anoi e al tuo rakomelo...

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PITTURE E AFFINI: qui, invece, parlo di me e di quando ho capito che ero finita... assimilata... karpathianizzata al massimo. Situazione: casa nuova; metà dei mobili azzurri metà dei mobili petrolio (non ne azzeccano una ogni tanto) nervo a mille e quindi giù di restyling a mani nude... Insomma, una tragedia. E io, cosa faccio, dipingo senza guanti ne tute e mi ritrovo bella bella con le gambe mezze blu... Esco, e incontro Nikos che mi dice: "Cosa hai dipinto Paola?" e io "Il tavolino" e lui "Bello l'azzurro che hai scelto sta bene con le ante" e io "Grazie". Il giorno dopo, una gamba azzurra (non andava via - sta pittura acrilica - manco a suon di docce con white spirit posizionato modello bagno schiuma nella doccia) e il braccio giallo. Manolis "Perché giallo Paola che la casa è tutta bianca e azzurra" e io "Va bè per spezzare un po' no? Cosa dici?" e lui "Ma sì va bene". E così ho trascorso il mio mese di "primo anno con casa in Grecia". Ma vi immaginate se a Santa fossi andata in giro come un magutt bergamasco? Invece lì, sulla mia Isola IO ERO E MI SENTIVO NORMALE e tutto era al posto giusto.

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E voi? Quando vi siete sentiti GRECI per la prima volta? Seguitemi su Facebook se viva!

 

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