Giornata della Felicità Greek Edition…

Il 20 marzo è la Giornata della Felicità! Lasciamo perdere commenti, pro o contro, perché tanto lo sappiamo tutti che non deve essere un "ente esterno" a dirci come/quando e soprattutto perché dobbiamo essere felici.

Prendo tuttavia spunto da questa IMPORTANTISSIMA giornata per ammorbarvi con alcune considerazioni semi serie attorno a Concetto di Felicità. Il tutto, ovviamente, interpretando quel temperamento tipicamente greco che, un po', ho imparato a conoscere in oltre 17 anni di frequentazioni assidue.

Sappiate, allora, che un Greco E' Felice Anche - e soprattutto - Se:

Sbraita e Urla mentre Parla: ebbene sì.. l'Italiano mentre parla Gesticola; il Greco Gesticola, Alza il Tono della Voce; Parla a Velocità da Fibra Ottica. Il Greco non è un'ADSL, per dirla in termini 2.0, ma una Fibra super veloce  che parla a razzo con tono sospettosamente elevato. Starà litigando? No, sta raccontando una barzelletta. Grado di felicità pari a 10.

Si Lamenta della Moglie e del Marito: lei non vuole che io faccia questo; lei non vuole che io faccia quello; lei mi cucina i gemista solo quando vuole fare la pace (dal commissario Charitos); lui non mi ascolta; lui vuole decidere tutto... Infelici? No felicemente sposati da 30 anni! Grado di felicità: 9!

Si Strappa i capelli per la Crisi Greca: (ndr. qui siamo su un'Isola e non ad Atene). Stressatissimo per la crisi non riesce a non menzionarla appena arrivi a trovarlo. Il greco dell'Isola lo sa che quella, sulla crisi, è un po' una domanda must have. E allora "governo ladro di qua; la Germania di là; l'europa esagera...". Insomma, inanella una serie di saracche che poi conclude con un serafico e assolutamente non coerente commento sul reale sensi della vita: "quest'anno ci sono ancora i calamari e io posso andare a pescare". Grado di felicità: +10 perché il "greco dell'isola" vive di un'economia a parte e, come dice la camzone, tutto il resto è noia.

Insomma, per farla breve, il greco - nel suo pragmatismo - è in cuor suo contento perché è sorretto da certezze inscalfibili: Istanbul si chiama Costantinopoli; tutta la cultura affonda le proprie radici nella Grecia; quando il resto del mondo viveva sugli alberi lui - il greco - filosofeggiava sul senso della vita: tutte le parole derivano dal Greco; souvlaki e stifado non mancheranno mai sulla sua tavola; mare e pesca non ce li porteranno mai via; il giorno in cui ci arrabbiamo davvero sarà l'Europa a piangere e non viceversa.

Buona giornata della felicità a tutti... del resto già lo diceva: "La Felicità dipende da noi stessi"!

 

 

 

 

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