Greci e grecità: flashback di una vacanza greca! Riconoscete qualche amico?

Cosa vuol dire sentire la mancanza vera, e struggente, della Grecia? Vuol dire pensare con nostalgia a sole e mare, a meltemi e a salsedine, a souvlaki e a gyros? Ovviamente no! Significa molto di più... Perché il mare, lo sapete , c'è anche in Sardegna e in Sicilia, in Puglia e in Spagna. Ma lei, la Grecia, è unica per le persone che la abitano. Loro, i greci, con le loro manie, la loro generosità e le loro famiglie infinite.

Sono loro che vi mancano, loro con i loro racconti tra il magico e lo sconclusionato; con le loro spiegazioni tra il fantascientifico ed il geniale; loro con la loro assoluta e inconfondibile grecità. Descriviamo, allora, tre tipologie di "uomo greco" a beneficio di chi, ancora, non ne avesse ancora conosciuto neanche uno:

Ha sempre un parente che... questo è il greco che ti può insegnare tutto, ma davvero tutto. Lui, infatti, forte di una cerchia familiare di dimensioni universali ha sempre, e comunque, un parente che ha vissuto o conosciuto situazioni di cui tu gli parli. Alcuni esempi? Sei a Serifos e leggi che nelle miniere lavoravano tanti scarpantini? Lui aveva un parente minatore che gli ha raccontato un sacco di cose che può raccontare. Vorresti andare a Napoli perché non l'hai mai vista? Lui ha un parente di terzo grado pronto ad accoglierti. Ti piacerebbe andare a raccogliere le olive a Kalamata? Lui ti può mettere in contatto con la moglie del cugino del nonno dello zio che ti può ospitare. Insomma: sia a livello culturale che in termini di ospitalità con lui sei in una botte di ferro.

Gli manca la Grecia ma... arrivato per causa di forza maggiore a Milano afferma che questa città, ovvero la "capitale" lombarda, sia la metropoli più tattica in cui vivere. Quando la descrive si trasforma in un vero imbruttito e snocciola perle di saggezza incontestabilmente meneghine. Gli domani: "Niko ma allora ti piace Milano?" e lui "Certo, è la città migliore in cui vivere. In 1 ora di macchina sei al lago; in 1 ora e mezza o due sei in montagna in 2 ore sei al mare. Più di così!". Insomma, il greco pienamente integrato accetta di buon grado di sostituire il tipico week end ateniese nelle isole con una sana trasferta a Santa o al Lago di Garda. E allora io, in quanto milanese, lo guardo come un doppio mito: in primo luogo è greco e, anche a Milano resta assolutamente ellenico in quanto a simpatia, in secondo luogo ama, nonostante l'esilio, la mia città.

Quello che ha i fichi più buoni di tutti... alzi la mano che non ha mai ricevuto in dono, da un greco, i fichi. Nessuno, lo sapevo! Ecco, allora, che il greco in oggetto ha, in assoluto, i fichi migliori dell'isola e del mondo intero! I suoi sono i soli ad essere così neri, così dolci, così saporiti e questo, ovviamente, perché vengono da un albero che cresce su di un terreno benedetto da Zeus; un terreno irriproducibile su cui spirano venti miracolosi ed illuminato da raggi divini. Ecco allora che lui, sebbene sia un greco 4.0, a Zeus sarà sempre grato. Fortuna vuole che il cugino abbia i melograni migliori e il fratello vanti le pesche più saporite. Ecco, in definitiva, che tutto ciò si traduce in un'abbondanza di regalie a tema frutta e verdura (non mancano cetrioli e pomodori, cipolle e angurie) che voi, italiani, non potete che apprezzare.

E se questo racconti vi ha fatto venire un po' di malinconia cliccate sotto per continuare a leggere di Grecia:

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