Dai Pulcini del Falegname alla Pentola dell’Idraulico: LA GRECIA CHE CI PIACE!

Avrete capito che la cosa che mi piace di più è raccontare storie; storie a tema Grecia, ovviamente, grazie alle quali rivivo - da lontano - questa terra che spesso mi manca.

Ecco, allora, che cerco di ricordare gli episodi più bizzarri e ghignosi; le "grecate" che maggiormente mandano fuori di testa; le situazioni che inducono all'istinto omicida spingendo qualsiasi persona (che non sia greca) a chiedersi: "ma puoi? Ripeto: ma puoi!".

Perché alla fine è questa la Grecia che mi, e credo ci, piace: quella surreale  ed irreale; quella fantascientifica e fantozziana; quella così uguale - ma al tempo stesso diversa - dalla nostra Italia tenuta insieme con lo scotch.

E allora vediamoli insieme tre scorci di questa vita umana, vera, semplice e coi piedi per terra. Perché di idraulici che ti chiedono 50 euro di uscita, di falegnami che ti spacciano un tavolo per pura arte e di lavori 7/24 che ti rubano la vita (come canta De Gregori) ne abbiamo pieni tutti pieni... (completate voi)...

Il Falegname e le uova che si schiudono: ebbene sì, sulla mia isola andare dal falegname significa non capire un tubo e spiegarsi a gesti. Perché in Grecia, almeno in quella rustica, l'artigiano parla ovviamente solo nella sua lingua e se ne batte del resto. Da qui una difficoltà meritata per l'invasore ignorante, leggi me, che in caso di dialogo si trova allo stato primitivo/primordiale della lunga evoluzione umana: gesti, mimi, disegni raffazzonati e dubbio amletico. Avrà capito cosa doveva fare? Ma tutto si sblocca quando illo, uno dei tanti Nikos, mi chiama: "Ella Paola, ella Paola!" E io, che so quel Greco For Dummies di cui c'è solo da vergognarsi, capisco, vado e cosa vedo? Una scatola di cartone, con una lampada sopra, delle uova, dei movimenti leggeri e poi un pulcino che sbuca dall'uovo dischiuso. Perché la Grecia che ci piace è questa: non è la terra delle archistar e dei carpenterstar ma quella del falegname con le galline sul retro ed i pulcini e le uova in laboratorio.

L'Idraulico e la Pentola: e anche ci troviamo ad esperire una salto nel passato legato ad una forma di pagamento ancestrale parecchio in voga: il baratto. Perché lui, il Manolis soprannominato McGyver per via di quel piccolissimo problema denominato troppi nomi uguali non si capisce più una mazza, dopo averti sistemato il tubo dell'acqua e il boiler cosa fa? Se ne va con la tua pentola, usata per non far gocciolare l'acqua in casa, e quasi quasi parte senza neanche salutare. MA quando tu gli chiedi:"Ma quanto ti devo?" Lui risponde:" Prendo la pentola posso? Devo scappare che vado a pescare".

La Festa di Paese e il Negozio Chiuso: piena stagione estiva, festa del villaggio natia, negozio chiuso. E tu, allora, che conosci il proprietario gli chiedi: "Ma Manolis allora non hai aperto ieri" e lui: "No" e se passava qualcuno: "Sono aperto sempre se per un giorno trovano chiuso chi se ne frega". E bravo il nostro Manolis che verrebbe votato UOMO dell'ANNO da tutti i commessi dei supermercati che a Milano, ormai, sono aperti 7/24 e se ne battono delle tradizione (fatto salvo per quella manciata di ore il giorno di Natale o di Pasqua).

E se a questo punto qualcuno a voglia di scappare può leggere qui e seguirmi - da lontano - su Facebook e Instagram.

Nessun commento ancora

Lascia un commento