Dialoghi (im)possibili di un matrimonio greco-italiano…

C'è chi "Il Mio grasso grosso matrimonio greco", tra incomprensioni e misunderstanding linguistici, lo ha vissuto veramente. E' questo il caso di Yannis...

La scena si svolge in chiesa al momento delle felicitazioni di rito.

Presenti amici e parenti greci e la “famiglia” italiana.

All’uscita, e durante il tradizionale saluto agli sposi, noto la faccia strana di mio cognata, una persona allegra e di gran compagnia.

Finito il rituale, allora, mi avvicino a lei e le chiedo se era tutto apposto.

Lei dice di sì ma fa un cenno con la testa che non mi convince. Dietro mia insistenza decide di dirmi cosa c'è e dice:

lei: “Tutto bene, ma non ho capito perché tutti mi davano di “testa di ca__o”.
io: "In che senso?"

lei: “mi salutavano e mi dicevano testa di ca__o”.

inizio allora a ridere di brutto e lei mi guarda stupita.

io: "Guarda ti dicevano “ke sta dika sou...” un detto che si usa ai matrimoni e che è rivolto ai non coniugati e che sta a significare “anche al tuo matrimonio”

lei viola a quel punto...

Sono passati 25 anni e mia cognata, ancora, se lo ricorda...

Eccoci giunti al termine del racconto di Yanni... ma se siete come San Tommaso e credete che lui abbia esagerato ecco cosa dice Emma commentando su FB il post:

Se il tema figure imbarazzanti vi incuriosisce, a questo punto, leggete qui:

Nessun commento ancora

Lascia un commento