Mitologia Greca 4.0: il Taxista

Il greco, come sa chi frequenta con attenzione la Grecia, non ha mai smesso di dar vita a figure e narrazioni mitologiche. La più potente ed attuale, in grado di competere con l'ira ed il carattere poliedrico dello stesso Zeus, è quella di un uomo che tutti noi - turisti o greci di nascita - abbiamo incontrato almeno una volta nella nostra vita.

Saggio e gentile, collerico e magnanimo, in grado di aiutare e di punire è una figura tanto mitologica quanto umana il cui nome - decisamente cosmopolita - assume in Grecia una valenza a sé indiscutibilmente mitologica... Parliamo del taxista!

MAGNANIMO: il taxista è l'uomo magnanimo che carica 8 turisti sullo stesso taxi. La sua macchina è omologata per 5 persone massimo ma lui, nonostante i 300 gradi della Grecia estiva e l'assoluta estraneità degli 8 diversi passeggeri, aiuta tutti velocizzando il trasferimento da una zona all'altra della città caricandoli alla qualunque sul suo mezzo a quattro ruote evitando quindi loro di dover aspettare otto taxi diversi. Fatto sta che gli 8, oltre a non conoscersi, devono ovviamente raggiungere luoghi dicotomici in quanto a geolocalizzazione e frequentazione. Ecco, allora, che senza neanche accorgersene si trovano a fare una tour della città o dell'isola senza manco averlo chiesto.

forse meglio prendere un mulo

CAPACE DI PERDONARE: sei salito sul taxi, hai detto la Via in cui devi andare, bazzichi da tempo Atene quindi capisci - a un certo punto - che qualche cosa non quadra. La strada diventa infatti assolutamente non familiare e questo accade - o Zeus - dopo una strana telefonata. Rapimento in corso, sacrificio umano, punizione per non avere offerto sacrifici alla più alta delle divinità dell'Olimpo, ovvero al taxista? Cosa mai starà accadendo. Ecco allora che proprio mentre stai googlando per capire con quali doni riconquistare la grazia divina si svela l'arcano. Il taxista si ferma davanti a un bar, una ragazza entra sulla macchina, i due si danno un bacio, lei si gira e ti sorride. Il moderno Zeus, in estrema sintesi, aveva abbandonato la retta via che avrebbe portato in immediata a casa per andare a prendere la fidanzata che ovviamente era da tutt'altra parte. Che fosse Era o amante, questo non si sa, la cosa è andata via liscia e senza un plissé e tu, adesso, riconosci la strada che ti sta conducendo a casa.

o nascondersi in un autobus abbandonato

IMPIETOSO: capita, alle volte, di fare un giro o un mezzo tour di un'isola a bordo di un taxi. L'isola è piccola, lui è gentile e ti propone l'escursione, tu accetti e pensi : "Come è gentile". Poi, tra una curva fatta a 300 all'ora, e 20 domande fatte girandosi sempre verso di te ovvero non guardando minimamente la strada, capita di passare davanti a un'hotel. Lui guarda i turisti con le valige, li saluta, supera l'albergo e quando tu gli chiedi: " Chi sono?" lui ti risponde serafico e candido come non mai: "Sono due turisti che dovevano partire oggi con la nave. Io dovevo andare a prenderli." e tu, con uno sguardo stupito che lui vede benissimo dato che ti fissa dallo specchietto sapientemente posizionato per NON vedere la strada ma per vedere il sedile posteriore, lo induci a proferire una qualche spiegazione che suona così: "Però non sono andato perché non ce ne era più bisogno dato che oggi la nave non arriva e quindi non riparte. C'è mare troppo mosso, niente nave." E tu, che li hai visti belli belli in attesa con la valigia davanti alla porta dell'albergo, gli chiedi: "Ma li ha avvisati?" e lui "No, ovvio basta che guardino il mare e capiscono che la nave non arriva"...

oppure rifugiarsi in una baia di Skopelos senza più muoversi

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