Perché andare in Grecia? Per morire d’infarto e…

Facciamo un salto nel passato? La Grecia tra grecate, octopus freschissimo e rischio d'infarto! Giornate ed avvenimenti di ordinaria follia greca.

NB: Il tutto, come al solito, con immenso amore...

Ad Amorgos, nel 1991, potevi salire sull'unico autobus dell'Isola e l'autista, che in pieno stile greco aveva anche un secondo lavoro ovvero studios di proprietà, ignorava totalmente orari e pianificazione dei tragitti portandoti dove volevi. Ma non finiva qui... il simpatico girovago, ogni volta in cui arrivava ad una fermata, scendeva giusto quella manciata di minuti per raggiungere gli amici in taverna, fare una mossa di backgammon e poi ripartire... Ma puoi?

Per sostarsi in loco, sempre in quegli anni, si faceva Island hopping con aerei da infarto... Il portellone, potevi stare sicuro, non si chiudeva mai bene; nel pavimento spesso non mancava la fessura grande quando un piede. Segno della croce a parte, tra un finestrino e una voragine nel pavimento potevi godere di un panorama a 360° (il tutto, però, imbottendoti di sedativi anti-panico). Sarà per questo che si dice che in quegli anni, quasi 30 anni fa, la Grecia era bella da morire???

Facciamo un passo indietro e andiamo alla fine degli anni '80: un passaggio in macchina ad una vecchina vestita di nero non si poteva mai rifiutare. Peccato che lei si esprimesse solo in greco, noi non capivamo decisamente molto motivo per cui, a dirla fino in fondo, credo che effettivamente non l'abbiamo neanche portata dove voleva. Fatto sta che, nonostante il possibile errore, la vecchina ci ha ringraziato in modo tipicamente greco... apre la cesta regalandoci un cetriolo gigante. Troppo gentile la vecchina... Le sarà toccato un'altro autostop per tornare a casa????

Ed ora arriviamo ai tempi recenti, ovvero al 2002, ci hanno regalato la classica "grecata"che ti fa pensare "ma siete fuori???". Ci trovavamo a Porto Loutro-Creta in spiaggia. Bene dite voi, male diciamo noi, vediamo infatti un traghetto che punta deciso e dritto verso di noi che, ovviamente, ci impanichiamo. Appena spostati, però, ci rendiamo conto che la situazione per noi surreale, in realtà, doveva essere assolutamente normale per gli habitué che si sono ovviamente spostati di corsa come noi ma, a differenza nostra, non parevano assolutamente stupiti della cosa. Fatto sta che la nave arriva direttamente sulla spiaggia in mezzo ai bagnanti e, lì, scarica i passeggeri... La sicurezza in mare, il bagnino per legge, la fantascienza...

Il 2003, invece, ci ha regalato l'octopus più fresco della nostra vita! Eravamo sulla costa vicino ad Olympia e decidiamo di sederci in un estiatorio e di ordinare il polipo. Il proprietario cosa fa? Ringrazia, fa un gesto tipo "fis very fres", si allontana dal ristorantino. Noi ci guardiamo perplessi perché non capiamo... non capiamo finche non lo vediamo prendere la barca e partire per... pescare il nostro pranzo! Octopus freschissimo, tempi di attesa da record (anche per la Grecia) ma pranzo fantastico e indimenticabile per ben più di una ragione... Fresco, un po' lunga la preparazione, ma freco...

Ma il top lo ha raggiunto il taxista che, a metà strada, si ferma, scende, apre un cancelletto e va a controllare il suo gregge di pecore... Perché nelle Isole tutti hanno due lavori: un po' taxisti un po' pastori, un po' albergatori un po' elettricisti e via...

That's Greece.... Grazie mille a Silvana Regis Ronchi  che ci ha raccontato le mirabolanti greek experiences che avete appena letto!

Ecco perché ci piace andare in vacanza in Grecia, ecco perché ci piace volare nella Terra degli Dei (anche tra buchi e segni della croce).

La cover e l'immagine del post si riferiscono al libro GREEKS  di Katerina Kaloudi che potete acquistare anche on-line.

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2 Risposta

  1. Ho girato la Grecia per circa 20 anni. Un episodio "Greek esperience" particolarmente carino capitatomi a Chios negli anni 80. Arrivati in aereo ma la valigia é rimasta in aeroporto ad Atene: no panic, arriverà domani con il volo del mattino, ci dicono. Ci informiamo sugli orari delle corriere ed incrociamo le dita. Il mattino seguente sono sul balcone dello studioso preso in affitto e vedo la corriera che sta' arrivando (in anticipo!!!). Mi scappa un NOOO urlato mente alzo le braccia al cielo per il disappunto. L'autista mi nota, si ferma, in greco mi fa' capire che mi aspetta, ed io scendo come un fulmine grata come una miracolata. Praticamente ho preso l'autobus come Fantozzi

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