Il libro per le vacanze? Di Petros Markaris. Letto per voi…

Petros Markaris! Uno degli autori greci più letti nel suo ultimo libro: L'Università del Crimine.

Essere affetti da mal di Grecia significa, nella sua forma più acuta, cercare soluzione made in Greece a tutto tondo. Alias ricerca e scelta di cosmetici greci (Apivita), e-shop greci (Greek Flavours) e libri di autori greci (Petros Markaris).

Un argomento di super attualità, quest'ultimo, dato che siamo in prossimità delle vacanze che, per molti, fanno rima con libri e letture e che è da poco uscito il nuovo libro di Petros Markaris.

Petros Markaris e il suo commissario Charitos sono un po' il corrispettivo ellenico di Gianrico Carofilglio e dell'avvocato Guerrieri. Entrambi autori super conosciuti offrono libri caratterizzati da un fil rouge sempre apprezzato: un protagonista (commissario o avvocato) che ritorna ad ogni libro e con il quale si instaura una sorta di legame affettivo.

Ecco, allora, il nuovo libro di Markaris L'Università del Crimine recensito attraverso 5 velocissimi punti:

  1. Charitos e famiglia: scegliere di leggere Markaris non significa seguire banalmente lo sviluppo di indagini legate a crimini made in Greece. Significa anche dialogare con una famiglia: ovvero con Adriana, Caterina, Fanis e Lambros. Una famiglia a cui, libro dopo libro, ci si affeziona e di cui si seguono con "affetto" gli sviluppi. Dalla crisi che quasi lascia senza lavoro Caterina, dalla Mirafiori che diventa una Seat, da Adriana che... In questo libro uno sviluppo che lascerà contenti i lettori storici di Markaris/Charitos.
  2. Atene: per chi conosce Atene seguire un'indagine di Charitos significa percorrere strade e piazze. In sintesi si ha la sensazione di vivere per qualche giorno nella caotica capitale greca fatta di scioperi, traffico, quartieri e stili di vita.
  3. Facile lettura: il romanzo, come tutti quelli di Markaris, è comunque super piacevole da leggere. Leggero ma non stupido, se così si può dire, regala sempre riflessioni acute sulla situazione greca. Non un "mattonazzo" bensì una piacevole lettura che  regala spaccati di vita greca quali la lettura dei fondi di caffé, i ghemistà ed il souvlaki quali argomenti di quotidiano interesse, la madre che cucina a manetta per la famiglia.
  4. Trama: la trama è un po' debole e la conclusione, che non posso svelare, fa pensare ad uno svolgimento un po' banale della storia. Appena finito L'Università del Crimine,  giusto per far capire cosa intendo, ho iniziato un libro di Carrisi che, onestamente, risulta molto più avvincente, complicato, dettagliato e...
  5. Già visto: qui, purtroppo, mi tocca una critica. A mio parere, ma è soggettivo, si ha la sensazione di leggere qualche cosa di già letto. L'università è il teatro di un libro precedente di Markaris e la contrapposizione "tempi vecchi e tempi nuovi" ritorna rivelandosi un po' ridondante.

Bene. I 5 punti sono conclusi e, probabilmente, vi starete chiedendo: "Ma vale la pena leggere questo libro?". La risposta è duplice:

Per chi ha già letto Markaris: Sì. Come dicevo si tratta di scoprire un nuovo capitolo della vita della famiglia del commissario e di ritrovare vecchi amici (Adriana, Caterina, Uli, Mania)

Per chi no ha mai letto Markaris: No. Leggete prima l'Esattore. Decisamente più bello ed originale nella trama.

Ma veniamo a voi... se vi descrivo 5 Valige sapete indovinare quali sono le loro destinazioni greche? Cliccate sotto e rispondete 🙂

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