E’ questa la libertà che vi regalano le spiagge in Grecia?

"Mamma, ma è vero che le spiagge chiudono la sera?"
"In che senso Gioia chiudono la sera le spiagge?"
"Nel senso che a una certa ora non si può più entrare perché chiudono una porta o un cancello, ma non ho mica capito bene."
"E chi te l'ha detto?"
"Flavio, il mio compagno, mi dice che dove va lui al mare la sera non si può più andare in spiaggia. Quindi lì non si può andare in spiaggia la sera? Ma perché."

E facendoti questa domanda tua figlia ti guarda stupita e quasi dispiaciuta.

Stupita perché lei, quella cosa chiamata stabilimento balneare, non l'ha mai praticamente vista essendo cresciuta nelle spiagge dell'Egeo.

Dispiaciuta perché lei, nella sua mente di bambina di nove anni, si immagina un amico che da una certa ora in poi non può più essere libero di andare dove vorrebbe perché chiudono una porta.

E allora inizi a riflettere perché tu - che conosci la differenza tra uno stabilimento balneare italiano con cancello, porta, cabine dall'odore inconfondibile e spiagge greche attrezzate al minimo -quasi non te la ricordavi più quella differenza abissale. Quella differenza abissale che tua figlia legge, ingenua e impreparata, quale privazione di libertà.

La libertà di andare in spiaggia all'ora che si vuole, la libertà di poter mettere l'asciugamano dove si vuole, la libertà di poter considerare proprio quello spazio fatto di sabbia e di mare. Una libertà che in Italia, e in certe situazioni, è preclusa.

E allora tu le spieghi che anche il suo amico può andare in spiaggia quando vuole, che in effetti può essere che una porta sia chiusa ma che al suo fianco ci sia una spiaggia libera, che anche lì è tutto bello e spensierato ma sotto sotto, e senza confessarlo a tua figlia che si dispiacerebbe per il suo Flavio, pensi che sì, in effetti, quelle che conosce Flavio tu le chiami solitamente "gabbie".

Gabbie dorate, che in alcuni luoghi a Luglio e Agosto costano tanto quanto un mese di affitto, gabbie dorate che possono essere di lusso ma che per te, che vuoi la libertà, suonano appunto come recinti che ti privano di qualche cosa.

E allora tu, che di recinti che ti soffocano ne hai già fin troppi attorno, capisci che lei - la Grecia - con le sue spiagge ingenue, con la sua luce infinita e con il suo vento fin troppo generoso ti serve per scappare dalla gabbia perché tu, di gabbie, ne subisci già fin troppe.

E allora tu, che un po' ti dispiaci per quella domanda fatta con malinconia, pensi che tua figlia sia fortunata per aver avuto la possibilità di imparare che in alcuni luoghi la natura è ancora democratica e di tutti.

E allora tu, riflettendo ancora, sotto sotto sai che in alcuni luoghi della Grecia questa libertà si sta corrompendo e allora speri, con tutto il cuore, che la tua Ellade non si riempia di gabbie dorate.

Perché tu, da quelle gabbie, sei scappato; perché lei, tua figlia, quelle gabbie non le ha mai conosciute e, speri, che non le conoscerà mai.


2 Risposta

  1. Parole sante!!! Come ti ho già detto già in altre occasioni mi riconosco in tutto e per tutto in quello che hai scritto...
  2. condivido tutto quello che hai scritto, non potevi usare parole più giuste! anche noi siamo scappati dalla gabbia, e scapperemo ancora, e continueremo a insegnare alle nostre figlie la libertà!

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