Quando prendere il Taxi diventa una lezione di vita…

5 cose che possono succedere se prendi un Taxi in Grecia? Eccole:

Chios: siamo nel 2010 ed ecco cosa succede a Manuela Filippi e marito... Prendono il taxi per andare a cenare in un ristorante fuori città. Bene, tutto sotto controllo, tra un po' si arriva ma, ad un certo punto, l'imprevisto! A metà tragitto il taxista si ferma e fa salire la moglie, con grembiule e borsa della spesa, che si siede davanti manco i due turisti fossero invisibili. Pensate che sia bizzarro? Diremmo proprio di no. Il bello, infatti, deve ancora arrivare e il cinema inizia quando i due prendono a litigare, urlando e gesticolando, continuando naturalmente a guidare. Lei grida più forte di lui qualcosa a proposito di un panigiri, l'unica parola che Manuela capisce e che la moglie continua ripetere... Secondo la nostra testimone italiana non è da escludere che la moglie, a casa, lo abbia pure menato!😂

Itaca: strade da panico - pensavo all'epoca - con sorpassi rigorosamente in curva. Parliamo di circa 20 anni fa e tutto questo succedeva a me personalmente. Insomma, ad ogni sorpasso il segno della croce e ad ogni curva un abbaglio di bellezza! Strade a picco sul mare con un infinito Egeo che iniziavo solo allora a conoscere. Anche i greci, onestamente, iniziavo a conoscerli in questi primi viaggi. Non avevo molto esperienza e mi stupivo di tutto. Bene... cosa succede? Che il taxista, ad un certo punto, passa davanti a un alberghetto e inizia a ghignarsela a suon di poh poh poh guardando due poveri turisti con una cosa come 5 valige fermi come dei bacucchi davanti all'albergo. Noi non capiamo, riguardiamo, ci interroghiamo e non capiamo di nuovo. Allora chiediamo: "perché guardava i turisti li conosceva?" e lui "li guardavo perché dovevo andarli a prenderli io per portarli al porto ma dato che oggi la nave non arriva (ndr non ricordo per quale problema) non vado a prenderli." E noi a pensare: "ma non si ferma ad avvisarli che 1)  oggi la nave non passa più 2)  lui non li va a prendere?". Non diciamo niente ma lui, quasi ci leggesse nel pensiero, ci dice: "non ha senso che vada io a dirglielo, prima o poi se ne accorgono". E qui, a posteriori, penso: il tipico pragmatismo greco. Le cose che non servono, semplicemente, non si fanno. Come avvisare che non sarebbe passato! Mitico...

Da qualche parte... : è Silvana Regis Ronchi, con questo ricordo, che mi ha fatto venire in mente di scrivere questo post dedicato alle 5 cose che, in un viaggio in Grecia, ti possono succedere se prendi un taxi. Cosa le capita? Ma... niente di che... una cosa che ti può capitare anche a Milano, Londra, New York, Parigi. Lei e il marito sono sul taxi, il taxista inchioda, scende, inizia a girovagare e a radunare il suo gregge... Sì, avete capito bene, una capra di qua, una di là, fino a che tutto è a posto. Poi ritorna sul taxi, accende, e riparte. Tutto, ovvio, senza dire una parola. Del resto, come dire, niente di strano. No? NO APPUNTO.

Lamia: qui prendo spunto da un libro che sto leggendo e che cito spesso. Attic in Greece (ve lo consiglio). Il testo riprende una storia vera, ovvero l'esperienza di Austen Kark che - negli anni '80 - decide di comprare casa in Grecia. Lui viaggia spesso in Grecia per motivi di lavoro (giornalista BBC) e, durante un viaggio, racconta che: "generalmente attento e moderato, quasi non greco nella modalità di guidare, il nostro autista aveva tuttavia due abitudini inquietanti. La prima era la tendenza a girarsi, guardandoci, mentre guidava. Questo, prevalentemente, quando le strade erano tortuose e piene di curve e noi non capivamo le cose che ci diceva. Il che accadeva spesso..."

Eccoci alla fine! Ma sono quattro - vi starete chiedendo - certo perché il 5 aneddoto lo lascio a voi! Commentate e fatemelo conoscere.

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