Scoprite le 5 parole greche che riassumono le vostre vacanze..

Ebbene sì... anche per me, dopo soli 25 anni di frequentazione ellenica, è arrivato il momento della resa dei conti. Una resa dei conti a tema linguistico: non posso più esimermi dall'imparare il greco.

Difficile come non mai, poli discolo all'ennesima potenza, praticamente un incubo. Ma per lei, la mia isola e la mia Grecia, faccio anche questo: mi piazzo davanti ai libri, mi metto le cuffiette, e siga siga cerco di imparare questa lingua impossibile. Perché i greci, oltre ad avere una lingua discola, la parlano pure super grigora.

In sintesi parlano più veloce di me il che, per chi mi conosce, è un'impresa al limite del disumano. Ecco, però, che anche in questo i greci riescono laddove nessuno è ma riuscito: parlare più veloce di Paola Giovanettoni aka My Greek Salad.

Premesso ciò, e dato che imparo una parola al mese e di sintassi e costruzione della frase ancora niente, condividerò con voi 5 parole di importanza capitale. 5 parole che, oltretutto, sintetizzano alla grande l'essenza stessa di una vacanza in terra ellenica. Eccole:

Kathisterisi: questa parola rappresenta quelle situazioni in cui, per antonomasia, salta il nervo senza se e senza ma... Significa infatti ritardo: il ritardo cosmico dell'Anek che arriva ben 3 ore dopo l'orario previsto; il ritardo del tipo con cui hai appuntamento che arriva 2 ore dopo il dovuto; il ritardo con cui qualcuno ti risponde ad una mail. Ritardo che, in alcuni casi, è semplicemente sinonimo di incapacità di gestire il timing in senso lato: se, infatti, il giorno prima la tua nave era arrivata con 6 ore di ritardo stai tranquillo che, la volta successiva in cui dovrai prenderla, partirà in anticipo facendotela perdere. Se il tuo amico deve arrivare alle 12.00 e tu, quindi, programmi di essere pronto per le 13.00, stai sicuro che o fili sou arriverà preciso preciso alle 12.00 trovandoti in pigiama o senza doccia fatta. Un incubo insomma.

Mesimerianos ipnos: lui, il sonnellino pomeridiano, è la causa della tua perenne attesa di fronte a quella che è l'unica pompa di benzina dell'isola. Si sa, infatti, che l'orario di chiusura pomeridiana dovrebbe essere dalle 14.00 alle 16.00. Ciò non toglie però che, qualora la necessità di riposo del benzinaio sia tanta e tale, i tempi del mesimerianos ipnos si dilitano oltremisura lasciandoti ad aspettare per un'altra ora buona in mezzo al nulla. E allora a te, questo mesimerianos ipnos che è la causa delle eterne chiusure pomeridiane, sta proprio antipatico.

Lachiopoles: eccolo... il famigerato venditore di biglietti della lotteria. In aeroporto ti si piazza davanti quando, rischio perdita volo, stai correndo modello fuga per la vittoria dal check-in al gate; lui è quella specie di "uomo tappezzato" vestito di numeri e simil gratta e vinci che vedi in giro per Atene; lui è l'uomo a cui tu sempre e comunque, avendo un aspetto da greco, devi spiegare che sei italiano e che i suoi biglietti della lotteria proprio non interessano.

Mezedhakia: per concludere, invece, presento una parola associata ad un momento piacevole e conviviale aperitivo/tapas/antipasto. I mezediakia sono infatti i piattini che si ordinano e si mettono in mezzo al tavolo. Olive, feta, fava, dolmadakia... tutti quei piattini, insomma, che in Grecia si dividono tra commensali bevendo ouzaki o birra o vino.

Siamo arrivati alla fine ma se volete scoprire ancora qualche cosa in termini linguistici cliccate sotto:

Credit immagine di copertina

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