Le 4 Cose Paradossali Che Ti possono Succedere in Grecia!

Per gli habitué  dell'Egeo è cosa ben nota: in Grecia ti possono succedere cose paradossali; situazioni al limite del surreale che - tuttavia - concorrono a fare di questa bellissima terra un luogo davvero unico. E non lo dico per ironizzare ma, al contrario, per sottolineare quanto le suddette "cose paradossali" - che io definisco "grecate"- rendano davvero unico ogni soggiorno in Grecia. Situazioni che sono subito divertentissime; cose che ti mandano su tutte le furie nell'immediato ma poi ti fanno sorridere; esperienze che ti ritrovi a raccontare per anni e anni ai tuoi amici con più frequanza degli spezzoni dei primi Fantozzi.

Insomma, sono proprio le grecate a fare amare la Grecia; a renderla unica; a definirne il carattere.

Ecco, allora, 4 Situazioni Paradossali Successe in Grecia (a me o ad amici):

Miele: questo aneddoto me lo ha raccontato una Signora che incontro sempre in spiaggia. Lei e il marito partono con la loro macchina a Giugno da Udine, prendono il traghetto per la Grecia, e vagano fino a settembre. Decidono di volta in volta dove andare, dedicando però sempre alla "mia Isola" una tappa fissa di un paio di settimane. Ecco, allora, che un giorno parlando con lei del più e del meno mi dice: "No Paola, ma non sai cosa è capitato a me" - stavamo infatti parlando di grecate - "ero in un'Isola piccolina e vado in uno di quei negozietti... sai dove hanno un po' tutto. Ecco, lì avevano un barattolone dello yogurt* pieno di miele. Dico al signore: vorrei comprare un po' di miele. Ma non tutto il barattolo, è troppo. Si può?" "Certo" risponde il tipo "gliene posso dare di meno" e lui cosa fa? Travasa il miele da un barattolo da 10 chili a un barattolo da mezzo chilo - e fino a qui tutto normale - ma... ovviamente dal barattolo da cui ha fatto il travaso inizia a gocciola giù un sacco di miele. E lui per fermarlo cosa fa? Gli dà un bella sleccazzata e con un sorriso sdentato dice alla mia amica, porgendole il barattolo in oggetto: "Così va bene?" e lei - tra lo stupito, lo schifato e lo stupefatto - dice con GRANDISSIMO sangue freddo: "ma no, preferirei l'altro (ndr: quello non sleccazzato) perché è più giusto per me come quantità". Ovviamente la sciura - ma lo avrete capito -  molto banalmente non voleva un barattolo di miele con tanto di DNA isolano incorporto! Grandissima, va detto, nel trovare al volo una scusa cortese e più che plausibile! La mia amica prede quindi il barattolo piccolo; il vecchietto è contento; la storia finisce
*il greco è eco-friendly: ricicla un po' tutto come avrete notato.

Geco: questa è successa a me e giuro che è vera. Sono a casa, ho i soliti problemi di acqua che non c'è e chiamo l'idraulico che arriva anche in orario (cioè con 30 minuti di ritardo, ovvero in perfetto orario greco). Gli faccio vedere i tubi; gli spiego; andiamo a vedere la cisterna che si trova sotto il terrazzino della cucina e che è chiusa da uno sportello/botola di ferro. Alza la botola e inizia a urlare all'impazzata. Io, causa esperienze pregresse, temo che nell'acqua abbia trovato un serpente; un gatto morto dei topi... Fa su di quelle scene che io e mia sorella ci guardiamo del tipo: e sta volta che cacchio è successo! Lui, ovviamente, parla tutto il tempo tra sé e sé in greco lingua a me - purtroppo - sconosciuta. Fatto sta che, a un certo punto, sembra ritrovare il lume della ragione. Maneggia di qua e di là nella botola,  si riabbassa, si rialza apre le mani e mi fa vedere un geco (???!!!???). Un geco - dico io - per un cacchio di geco fai tutte 'ste scene? Ne avrò 10 in casa. Ma lui, tra l'agitato e il supplichevole, mi dice: "Non è che me lo dai il geco?" e io.. "Sì... va bene. Ma perché ne hai così bisogno?" "Ho le zanzare a casa, così me le mangia" e allora io - ghignando come una matta - vado a prendergli un bicchiere di plastica, metto dentro il geco e chiudo con una film di alluminio bucato per far respirare l'animaletto. "Manolis ma quanto ti devo?" gli dico mentre lui corre giù per le scale: "Niente, niente, mi hai dato il geco va bene. Che poi devo anche andare a pescare"... Fate voi... considerate poi che casa mia è su una collina con strada sterrata, super isolata. Roba che a Milano mi avrebbero chiesto 100 euro solo di uscita.

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Souvenir: compri a tua figlia un giochino da 2 euro e lui - il proprietario del negozio - ti regala altre sette cose... e allora pensi: "Ma poveretto... gli avevo comprato una roba così, giusto perché è un mese che passo sempre davanti al negozio senza prendere mai niente e lui cosa fa? Mi regala altre sette giochini". E qui non capisci bene se il tipo: a) abbia bisogno di un revisore dei conti (che tanto glielo manda la Merkel senza problemi); 2) mi abbia stra-ladrato sul costo del mio gadget (dubito fortemente dato che costava veramente una cosa come 2 o max 5 euro); 3) è semplicemente generoso. Delle 3 opzioni credo la più veritiera sia la numero 3. Fatto sta che da lì in poi ho una paura bestia a comprare un qualsivoglia oggetto in  quanto potrei rivelarmi la possibile causa di fallimento del suo business.

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Autobus: ecco cosa succede a Antonella in una piccola isola del'Egeo. Siamo in tema trasporti pubblici. C'è l'autobus per la spiaggia ma lei, la mattina, preferisce fare una passeggiata e andare a piedi al mare. Al momento del ritorno, però, fa caldo; lei è stanca; non ha voglia di ritornare a piedi. Si piazza quindi bella bella alla fermata del mezzo pubblico. Aspetta; aspetta, aspetta. Sa che il Siga Siga è il motto nazionale ma... passata sta ora e mezza modello far west - in cui nulla succede e si evolve - pensa che forse c'è qualche cosa che non va.... Allora, col nervo a mille, si incammina verso l'Albergo e, tra una sudata e uno smadonnamento, arriva a destinazione. Doccia, riposino, i nervi si distendono fino a che... nella chora non vede l'autista. Bello bello sta giocando a back gammon. Sembra in salute, scherza e chiacchiera, ma allora - oh pirla - perché non sei passato a prendermi!!! L'Antonella glielo chiede e lui, pragmatico come solo un greco riesce ad essere, risponde: "Non sono passato perché la mattina non avevo portato nessuno in Spiaggia, quindi non ci doveva essere nessuno che aveva bisogno di tornare". Certo, caro il mio malaka, perché secondo te - magari - qualcuno non poteva essere andato a piedi???? Come me???? Ma questa domanda non gliela pone ma lui, da grandissimo uomo di cogito e di spiegazioni, aggiunge: "e poi sono stanco. Sono 3 mesi di seguito che lavoro!" Volete sapere l'età dell'autista: 45...

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Che dire... questa à la Grecia che amiamo tutti noi, credo! Seguitemi su Facebook se vi va e leggete cliccando qui come Non Fare la Figura dei Greci Neofiti durante la vostra vacanza greca.

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