Sono le PERSONE GRECHE che rendono UNICA la Grecia?

I greci: il vero valore aggiunto della vostra vacanza.

Ieri, parlando con Diana dell'Ente del Turismo Ellenico, mi è venuto in mente questo post. Lei, mezza greca e mezza italiana, mi ha fatto riflettere sul perché alcune persone preferiscano la Grecia all'Italia per le vacanze al mare (e non solo). Di posti belli come la Grecia, in effetti, l'Italia ne ha parecchi: Sardegna, Sicilia, Puglia. Cosa attira, allora, noi malati di Grecia che seguiamo My Greek Salad? Le persone... ecco come sono:

  1. Nomi: i greci hanno una memoria pazzesca peri nomi, non c'è storia. In questo senso sono campioni mondiali assoluti. Un esempio: avete visto Nikos una volta sola nella vita, al bar insieme altre tre persone. Bene, state sicuri che la prossima volta in cui vi incontrerà vi saluterà con uno: "Yassu, Gino Brambilla..." E voi, a quel punto, non vi sentirete trasparenti come in Italia in cui, anche gli pseudo amici, vi salutano con un "ciao cara o ciao ciccia" perché ricordasi il vostro nome comporta uno spreco mnemonico di almeno 3 secondi.
  2. Curiosità: i greci sono curiosi e, di conseguenza, amano conoscere... Non stupitevi, dunque, quando vi tempestano di domande anche al primo incontro. Che lavoro fai, che macchina hai, dove abiti, quanto guadagni (capace che lo chiedano...). Ma qui, il mio percepito, è che i greci lo facciano per curiosità, per amore della conoscenza. Quell'amore della conoscenza che, ad esempio, ha fatto sì che un ortopedico di Atene mi raccontasse con la luce negli occhi questo: il colore rosso delle case del Dodecaneso è un colore tradizionale e tipico greco in quanto viene realizzato usando il mollusco di una conchiglia specifica che si trova in grandi quantità in Grecia. Il mollusco ha delle venature rosse che vengono usate per creare quella tinta. Ma ve lo vedete in Italia un ortopedico riccastro che si esalata per il mollusco rosso con cui da secoli si ricava la pittura? L'unico rosso di cui vi parlerebbe sarebbe quello Ferrari.
  3. Menefreghsimo: i greci, semplicemente, se ne fregano di certe cose. Non è proprio che se ne freghino; è che non sono ossessionati come noi dall'apparenza. Se vi trovate ad andare in giro con una scarpa sì ed una no (perché magari si è rotta in spiaggia) non venite giudicati all'istate come simil-migranti italici, barbonzzi e sciattoni. Il greco, ovviamente, si accorge della cosa, se ha voglia chiede spiegazione e, semplicemente, NON GIUDICA. Questo, ovviamente, viene vissuto come uno stato di assoluta libertà: vado in giro come voglio e nessuno rompe. Ora vi racconto una cosa successa a me: dipingo a casa un mobile di giallo, non riesco a togliere la pittura dalle gambe e vado in giro con una gamba color Minion. Incontro Nikos che mi chiede: "Paola cosa hai dipinto oggi di giallo?" e io "il tavolino della sala" e lui: "Bè un bel colore, tieni il coperchio del barattolo per ritrovare il colore uguale quando dovrai ridipingerlo". E questo è quanto... vi immaginate se a Santa fossi andata in giro in versione Minion? Come minimo mi avrebbero sbattuto fuori dalla Repubblica del Pesto a vita....

Grazie a tutti!

 

Credit Photo: Skiathos Greece on Unsplash

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