Cercate una Vacanza Baby-Friendly? Andate in Grecia! Non ci credete?
Allora, per voi, 5 Situazioni che vi confermano che vostro figlio (piccolo!), in Grecia, è in assoluto il Re della Festa:
Aeroporto: MITO... avere un neonato (morò) con sé significa poter passare i controlli con 2 litri di latte; 1 litro di acqua; pappe varie in quanto a consistenza e marca... Non ci credete? Vi racconto quello che è successo a me personalmente:
Aeroporto di Atene, Rodi, Karpathos: al passaggio sotto al metal detector etc. mi fanno aprire la borsa e....
Bottiglia di acqua: il tipo la guarda, storce un po' il naso come a dire "bé... non si potrebbe", fa una faccia un po' pensierosa, guarda la bambina di 1 anno e mezzo e dice... "Yes... morò" con un espressione che intende: "Lo so, se fossi rigido non si potrebbe, ma è per la bambina dai... Sì, dai, che si può". E mi lascia tutto!
Biberon di latte nel termos : super pieno, dato che sono stressata dall'idea di finirlo e di non riuscire a dare da mangiare alla nana. Qui la Gioia (la morò) ha pochi mesi quindi beve solo latte. Sono a Rodi per lo scalo, il tipo del controlla guarda, non fa una piega, dice solo "Yes, of course, for morò".
Bambina che dorme sul passeggino al momento di passare sotto al metal detector: un incubo l'idea di dover svegliare un bambino di 2 anni SOLO per toglierlo un secondo dal passeggino e far passare il suddetto passeggino nel rullo del controllo bagagli a mano. La mamma - e chi è mamma me lo può confermare - pensa: "che due MARONI dover tirare su mio figlio per un controllo. Si sveglia, piange, non si riaddormenta più". Un pensiero che probabilmente il tipo del servizio di sicurezza capisce al volo - grazie ad un'innata telepatia greco-italica - e che lo spinge a farmi un cenno con la testa e con le mani che significa: " No, no, non svegli il bambino. Lo passi con il passeggino direttamente sotto il metal detector delle persone". UN GRANDE, UN MITO, UN EROE. A onor del vero tutto ciò accadeva prima della stretta dei controlli dovuti al terrorismo. Però, e c'è un però, anche recentemente - ma non ad Agosto o in alta stagione - mi è capitato di rivivere le medesime situazioni con quello che è il secondo figlio, un piccolo morò che ha ora meno di 2 anni e che viene in Grecia da quando ha 4 mesi.
Ristorante: ebbene sì... chi è infante-dotato vive l'arrivo al Ristorante come un momento di massimo stress. In Italia, per lo meno, il fatto di palesarsi a tavola con un +2 (anni) viene visto come una grossa scocciatura. Ecco, allora, che il pranzo o la cena in una Taverna ellenica possono ingenerare le stesso tipo di ansie. E qui, appunto, potete esperire in prima persona una trasavalutazione hegeliana di tutti i valori (per metterla sul filosofico insomma...). Cosa succede infatti? Che l'avere il piccolo morò al seguito, invece di svantaggiarvi, vi dà dei gran punti in più. Probabile infatti che l'avere l'infante con voi vi faccia saltare al fila portandovi in pole position rispetto ai no-kids nell'accaparrarvi il primo tavolo che si libera.
Farmacia: in farmacia si trova tutto... l'ho imparato di persona. 6 anni fa infatti, stressatissima all'idea di non riuscire a trovare latte in polvere per i neonati in una farmacia greca, portai con me una cosa come 20 confezioni di NeoLatte (latte appunto in polvere per neonati). Extra bagaglio da 50 euro sfiorato a malapena, ansia da "e se mi finisce prima (certo 200 litri di latte in 3 giorni probabili!!!!)", paturnie da donna delle caverne che pensa di arrivare in un Paese di trogloditi. La troglodita, invece, ero io! Latte per neonati c'era? Certo! Pappine per neonati c'erano? Certo! Una delle marche più presenti? La Chicco (io la detesto perché penso che abbia una qualità infima ma quando sei all'estero, vedere una marca italiana, ti rasserena). Per non parlare delle medicine: Augmentin per piccoli e via dicendo ci sono anche nella mia Isola - che non è proprio la più trendy del mondo - chissà quindi altrove.
Spiaggia: il bambino che urla, grida, gioca e salta in spiaggia - che "fa casino" insomma - non è assolutamente visto male anche perché, diciamocelo, il greco stesso (anche da adulto) tende ad eccedere leggerissimamente in quanto a tono della voce utilizzato e a chiacchierio ingenerato nell'etere. Il piccolo infante italiano, dunque, viene visto ed apprezzato dal greco adulto come "uno di noi". Uno a cui piace la vita, uno a cui piace scherzare, uno a cui piace parlare, uno a cui piace stare in compagnia. Uno che ha il diritto di fare casino!
Negozi di giochi per bambini: e qui viene la parte più bella... avete paura che il tipo del negozio di giochi della via principale del paese vi insulti perché il piccoletto tocca tutto. Avete ragione, dà fastidio pure a voi, oltretutto entrate 300 volte a sera e non comprate mai niente! Ecco, allora, che un giorno andate nel suddetto negozio per comprare un gioco. Un modo - insomma - per scusarvi con il proprietario e per sdebitarvi di cotanta cordialità (il non legnare il nano che tocca tutto 300 volte a sera). Comprate una robina da 5 euro e il negoziante cosa fa??? Ve ne regala un'altra che costa 6 euro!!! Tutto contento dice - in inglese - "questo è per il morò. Lo tocca sempre, mi sa che gli piace." Ma ci credete!!!! Pensavate che il tipo volesse sopprimere vostro figlio tanto è rompi maroni e invece gli regala una cosa... anche più costosa di quella che avete comprato voi. E forse, qui, si spiega il perché della crisi: troppi bambini; bilanci in deficit! (si scherza ovviamente)
Quanto sopra, come a solito, è frutto di esperienze personali... Se vi p piaciuto potete leggere un altro post simile - Le cose che mia figlia ha imparato in Grecia,
Se poi qualcuno vuole insultarmi lo faccia pure; se qualcuno vuole commentare mi fa piacere; se qualcuno vuole seguirmi su Facebook scoprirà una pagina da "dipendenti da Grecia"! Un saluto...
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