Le cose che mia figlia ha imparato in Grecia e che…

Le cose che mia figlia ha imparato in Grecia e che a Santa (Margherita) non avrebbe mai imparato!

Ebbene sì, lo ammetto, soffro di una strana allergia alla Liguria; un'allergia anomala per chi - come me - è di Milano. Non  ho niente contro i Liguri o Santa è solo che, abitando in una città, non mi sembra proprio che andare a Santa mi faccia cambiare aria: stessi problemi di traffico (forse peggio); parcheggi in mare (le barche); stessa gente di Milano etc etc.

Io, onestamente, quando vado in vacanza prediligo la natura bella e la pace.. se devo ritrovarmi in mezzo a smog e motorini "anche no".

La cosa, però, alle volta mi pone dei dubbi deontologici nei confronti di mia figlia che, poveretta, per adesso non capisce niente di quello che dicono le sue amichette Anastasia e Katerina. Il che la fa arrabbiare e, ogni tanto, smadonnare come diciamo a Milano. Però, passate le psico-menate, capisco che lì - in Grecia - nella terra delle incomprensioni linguistiche impara molte più cose di quelle che imparerebbe a Santa. Vediamole:

1) Greco: la lingua del futuro, la lingua della new economy, la lingua da cui derivano il 100% delle parole mondiali. Ebbene sì... dopo 6 anni, quest'anno, la Gioia riusciva a dire Perimene ad Anastasia che le rispondeva Daxi Aspetto! Insomma, la strada è lunga se in 6 anni ha imparato 1 parola, ma la soddisfazione della nana è stata enorme. La morale: a Santa imparerebbe solo i nomi dei marchi fashion più cool; in Grecia impara il Greco.

2) Capre: è stato il post dedicato ai Pro e Contro di Avere una Casa in Grecia a ricordarmi questo aneddoto e a farmi venire voglia di scrivere questo post! La capra è bellissima ma... per le piante è il Demonio, il Satanasso, la Bestia più Pericolosa che gli Dei abbiano creato. E lei (la Gioia non la capra), a furia di sentirmi dire "chiudi il cancello che entrano le capre e ci mangiano le piante",  ha imparato. Eccome se ha imparato... Un giorno ero su in veranda (la casa è su  un terreno collinare e il cancello è in basso) e Gioia inizia a urlare come una pazza e mi spavento. Avrà trovato un serpente; un ragno gigante o che... Corro giù e lei: "Mamma le capre, le capre, arrivano.... bisogna chiudere il cancello". Io guardo, vedo una roba come 100 capre che corrono e quindi, a mia volta, giù di voltata a chiudere il cancello! La morale: a Santa il massimo ALERT sarebbe MAMMA SI E' LIBERATO UN PARCHEGGIO!

3) Libertà: e qui, lo so, vado sul banale ma ripeto... per chi abita in città è eticamente corretto portare un bambino in un posto in cui il mare è mare e una spiaggia è una spiaggia. E lì il mare è azzurro; non ci sono gli "stabilimenti balneari" che fanno sentire in gabbia (ebbene sì... per me i Bagni non sono una sciccheria, ma sono una gabbia); non ci sono costrizioni; nessuno ti rompe per niente. I bambini sono gli ospiti più accettati in ogni Taverna (e non dei mostri urlati come capita in Italia); possono andare dove vogliono e fare i bambini... Insomma, lì, la vita è LIBERA: nessuno ti giudica per come sei vestito; perché metti l'asciugamano sul bagnasciuga; perché fai cadere tutto per terra. Lì sei libero. La morale: a Santa rinforzerebbe tutte le menate cittadine (da come sei vestito a cosa mangi) il tutto in una CITTA' di mare...

Forse, ora, i Liguria addicted mi odieranno ma cosa ci posso fare... Ditemi voi cosa ne pensate e seguitemi su Facebook.

 

4 Risposta

  1. basta non andare a Santa! mi sembrerebbe gia' un plus!!! Alternative: Grecia o Baja Calif Sur Mx,magari Moneglia e Deiva.....x i milanesi...
  2. Concordo, anch'io da sempre punto a posti del genere, in Grecia o altrove, ce ne sono!
  3. Da Ligure quale sono concordo pienamente sul concetto del mare Ligure uguale a mare in città. Perciò amo immensamente le isole greche che rappresentano la libertà l armonia l accoglienza e tanto altro ancora Ellada agapi mou

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