Avere una casa in Grecia? Ecco cosa significa veramente…

Cosa vuol dire andare sempre sulle stessa isola greca, sarà noioso? E' questo il dubbio che tante persone innamorate della terra degli dei hanno. Persone che sognano, da un lato, di avere una spiti mou in Grecia ma che, dall'altra, temono che questo li condanni inesorabilmente ad un eterno ritorno dell'eguale: sempre lo stesso posto.

Quest'ultima è, nel bene o nel male, pura fantascienza: il turismo che sta invadendo tutte le isole, infatti, porta chiunque abbia casa in Grecia a cambiare abitudini: le spiagge frequentate anni fa sono ormai impraticabili perché ovviamente sono le più belle; i luoghi più ameni e pittoreschi sono terra di conquista di un neo turismo che, sa Zeus come, si moltiplica come le cavallette, le strade si fanno affollate e i kafenion scompaiono soppiantati da ristoranti fighetti.

Ma la realtà, a ben vedere, è diversa e ve la racconto tramite immagini.

Avere casa in Grecia da anni significa vederla crescere stagione dopo stagione ed è sempre un emozione, anno dopo anno, rendersi conto che anche lei, come te, cambia ed invecchia. Prima era un rudere, poi è stata un guscio con intorno il nulla, poi ha avuto una stradina interna e alla fine sono arrivate una veranda e tante piante... E solo tu sai quanto hai dovuto penare per far fare i lavori, per trovare il giardiniere, per avere quello che volevi.

E poi quella vista che all'inizio era solo tua e del vento adesso... Adesso è anche quella dei tuoi bambini che, quando dici voglio vendere la casa, ti implorano di non farlo. Perché lì, la sera con le luci spente, ci si sdraia sulla poltrona di ferro bianco per guardare le stelle. E loro, quelle stelle, se le ricordano; e loro quel vento e quell'essere in mezzo al nulla lo vogliono; e solo per loro, Minas, è venuto fin lassù: per vedere i piccoli moro. E' li che hanno avuto il loro gatto preso "in affitto" da Maria dei Maria's Studios; è lì che anche loro a Dicembre a Marzo vogliono andare per ritrovare un'isola umana.

E allora loro, quando si deve andare a Karpathos perché tutti i voli a quell'età portano a Karpathos, sono contenti e vogliono mettere la maglietta della Grecia:

E poi arrivi lì e trovi sulla spiaggia più bella uno scheletro cattivo e di cemento, che diventerà una taverna, una brutta taverna, in grado di violare la bellezza selvaggia di Diakofti. E allora rinunci a frequentarla quella Diakofti sfigurata: perché lei meritava di più e di meglio e vederla così ti fa lacrimare il cuore. E allora la tua isola inizi a riscoprirla: a girarla in lungo e in largo per trovare scorci ancora incontaminati. E allora la taverna di Diakofti diventa un ricordo lontano e quella rispettosa dI Michaliou Kipo un nuovo rifugio.

E poi tutto, di lei, è vita, la tua vita: le pecore che ti fermano sulla strada, i bambini che giocano sulla spiaggia a Dicembre, i nonnini adottivi, il vento e i gelati, la vita che passa e che si immedesima con lei... Lei la tua casa, lei la tua isola.

E allora quando la apri, quella porta, apri un mondo... di cui non potresti fare a meno...


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